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Scambio di Coppia

un gioco diverso


di robydany54
14.03.2019    |    22.226    |    8 9.4
"Stringendomi a se mi fece sentire tutto il suo ardore con un bacio ; la sua morbida e zuppa lingua si amalgamava alla mia con veloci movimenti concentrici; mai..."
Tutto era iniziato diciamo per gioco, avendo del tempo a disposizione mi ero divertito a dare un occhiata nella rete alla ricerca di un insieme di oggetti che mi incantavano da giovane, oggi ormai obsoleti o di nicchia. I miei interessi spaziavano in svariati settori ma li trovavo tutti sotto la voce Modernariato, o Vintage tra le varie ricerche annoveravo anche una serie di film hard rigorosamente anni 70’80’ visti da ragazzo nelle varie sale cinematografiche a luci rosse appartenenti l’epoca d’oro del settore . Per chi non conoscesse questo tipo di prodotti consiglio di documentarsi vi sono dei siti veramente ben fatti , non volgari e piacevoli anche nella consultazione. Essendo oltretutto molto interessato alla fica avevo buttato un occhio pure su alcuni siti di scambi di coppie, con il preciso intento di stringere qualche nuova amicizia del tipo che piace a me: libera da ogni pregiudizio con la quale passare delle seratine allegre e trasgressive. Il tutto lo avevo fatto da solo , ignorando come l’avrebbe presa mia moglie Roberta. Realmente non sapevo quale fosse il suo punto di vista su questo tipo di faccende, spesso a letto avevamo ipotizzato di accogliere altre persone e lei si era sempre molto eccitata raggiungendo in tempi record l’orgasmo. Limitandosi però solo sotto le lenzuola poggiato il piede per terra tutto ritornava nella norma. A dire il vero io oltre la presenza di una coppia, avrei ben visto pure un singolo. L’idea di metterla al centro delle nostre attenzioni mi solleticava di più, lei la mia adorata mogliettina tra due cazzi vogliosi del suo corpo . Dato la remota possibilità di una concreta realizzazione , me la presi molto calma, valutando le varie opportunità che via via mi si presentavano. Intrattenei delle belle discussioni con alcuni ragazzi forse alcuni un po' troppo giovani ; effettivamente per un trentenne scoparsi una sessantenne anche se ben messa era pur sempre una forzatura, era al pari di scoparsi la madre; Interagendo per lo più con il computer evitando assolutamente di dare il cellulare mi buttai a capofitto nella ricerca del meglio, singolo o coppia che sia . Un modo per accelerare il tutto ed arrivare al punto prestabilito mi fu suggerito dalla mai fervida immaginazione, escogitando uno straordinario stratagemma . D’accordo con il lui di una coppia Rocco della mia stessa città, con il mio stesso problema, decidemmo di incontrarci con le consorti come fossimo due vecchi amici che si erano persi di vista. Così facemmo: vennero da noi una bella coppia di mezza età dall’aspetto e dallo spirito giovanile. Cenammo serenamente e senza forzare la mano iniziammo a chiacchierare animatamente scordandoci il motivo del incontro. In questa maniera avevamo raggiunto il nostro scopo fondamentale : conoscerci ed apprezzare i pregi e difetti gli uni degli altri; poi in seguito si sarebbe visto sul da farsi. Concludemmo la serata scambiandoci i telefoni e stabilendo un nuovo incontro a breve. L’indomai ricevetti sue notizie entrambi erano rimasti colpiti come del resto noi dalla piacevole serata e dalla simpatica compagnia. Mi confidò che giunti a casa dopo essersi messi a letto eccitatissimo al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere, si era scopato con foga la bella mogliettina Katia fantasticando su di una nostra presenza affianco a loro. Lei eccitatissima aveva assecondato il gioco offrendogli il meglio di se, soddisfacendo tutti i suoi desideri. Forse se non era accaduto nulla in quel primo incontro non era poi così negativo; pure da parte mia ci furono delle piacevoli novità; la mia consorte non essendo cretina aveva intuito tra le righe durante la conversazione qualcosa di anomalo, però non aveva detto nulla per vedere dove si andasse a parare, rimanendo delusa di essersi sbagliata, dato che non era accaduto nulla , a quel punto colsi la palla al balzo chiedendole se la cosa l’aveva in qualche modo delusa, arrossendo evidentemente, ammise suo malgrado che una seratina piccante non l’avrebbe disdegnata. A tale affermazione capii subito che il momento propizio era finalmente giunto. Subito la presi e con decisione le piazzai una mano tra le cosce puntando direttamente alla fica; senza neppure toglierle le mutandine adagiandola contro la parete iniziai d’impeto a massaggiarla inzuppandomi la mano . Percepivo sotto la il tenue tessuto completamente bagnato, la gonfia clitoride che lentamente ma inesorabilmente si gonfiava aumentando di volume. Imperterrito continuai rincalzando la dose con un insieme di baci sulle tette voluminose e sulla bocca, degustando tutto il suo piacere . Lei sotto un impeto animale, si era impossessata del mio cazzo e stringendolo con la mano lo agitava scappellandolo . Bastarono pochi ma sapienti tocchi per provocarmi una sborrata inimmaginabile. Senza scomporsi non avendo ancora raggiunto l’orgasmo si diresse la mano colante di sperma verso la bocca e con la lingua lo racimolò tutto ingoiandolo avidamente . Proprio in quel istante la sentii sobbalzare ed urlando e smaniando, stringendomi e mordendomi le sopravvenne il tanto sospirato orgasmo. Stringendomi a se mi fece sentire tutto il suo ardore con un bacio ; la sua morbida e zuppa lingua si amalgamava alla mia con veloci movimenti concentrici; mai un bacio fu così intenso ed intrigante. Terminato il rapporto stesi sul letto iniziammo a parlare fantasticando su di una eventuale unione con i nostri amici della sera prima. Lei non ebbe nulla da eccepire a patto che le cose si fossero tenute sotto controllo evitando sconfinamenti o almeno per un primo momento. Avvisai tempestivamente il mio amico dell’accaduto e della nuova piega che aveva preso la faccenda. Per fortuna pure lui mi diede buone notizie sulla disponibilità della moglie. Probabilmente sapendosela giocare bene il prossimo incontro doveva essere quello buono e forse finalmente avremmo fatto il salto della cavallina , concedendoci una storia trasgressiva con due estranei . Dato la stagione estiva i nostri amici si erano trasferiti al mare nel loro super accessoriato camper per un periodo di meritata vacanza. Ci invitarono per un fine settimana e subito con armi e bagagli li raggiungemmo in una località marina, non distante dalla città ; un oasi naturista dove i due amici avevano piazzato il camper. Il fatto di stare all’aperto completamente nudi ebbe il suo vantaggio, facendo crollare immediatamente un buon 50% dei tabù. Ci volle un pochino di tempo per metterci al pari loro ma dopo un breve rodaggio l’ostacolo fu sormontato con successo , osservando la naturalezza di Roberta nello svolgere le faccende quotidiane completamente nuda chinandosi e accovacciandosi mettendo in bella mostra finalmente tutte le sue grazie nascoste. Più di una volta incrociai lo sguardo lascivo di Rocco sui genitali della mia signora,completamente dischiusi dalle varie posizioni assunte, provando in un primo momento un tantino di gelosia che immediatamente spariva alla visione della patatina carnosa di Katia pure lei tutta spalancata e desiderosa di essere trastullata . Nel esiguo spazio del autocaravan, sovente ci urtavamo creando situazioni alcune volte imbarazzanti . La situazione prese corpo quando d’un tratto Katia evidentemente attratta da me, o meglio dalla inconsueta situazione , con una banale scusa si strusciò con le chiappe sulla mia coscia, sfiorando il turgido cazzo in completa erezione, senza perdersi d’animo conscia di quello che tanto sarebbe accaduto di lì a poco, accorciò volutamente i tempi afferrandomelo con la mano dando così inizio ad una ricca sega, incurante della reazione degli altri, che come a comando si avvinghiarono in un morboso abbraccio fondendosi gli uni all’altro. Roberta eccitata più che mai avendo covato il fatidico momento da giorni saltò il solito preliminare della sega dedicandosi fin da subito dato la disponibilità del maschio ,ad un succulento pompino con tanto di leccata di palle. Era fatta, il ghiaccio era rotto ora potevamo tranquillamente dedicarci a tutto quello che più desideravamo ; d’un sol colpo avevamo oltrepassato vari paletti prefissi scambiandoci fin da subito le femmine. Probabilmente presi dalla foga non ci saremmo neppure preoccupati di evitare la penetrazione come da patti . Tutto procedeva naturalmente senza intoppi o forzature. L’esiguo spazio ci univa tutti e quattro regalandoci sensazioni mai provate fino ad ora. La visione delle due femmine che si dimenavano sinuose elargendoci il top del godimento ci spronava a soddisfarle sempre più accompagnandole dolcemente all’apice del godimento. Rimasi quando d’un tratto mi accorsi che Roberta era stata penetrata da Rocco ; il suo grosso cazzo si era amalgamato al la sua stretta vagina dilatandone oltremodo le carnose pareti. Nel sentirla godere ed ansimare fu un tutt’uno prendere Katia per scoparla con foga. Entrambi sborrammo nelle fiche delle due donne riempiendole completamente. L’indomani dopo una giornata spensierata Roberta manifestò il suo desiderio di trascorrere del tempo da sola con Rocco lontano dai nostri sguardi .In un primo momento presi la proposta come offensiva e non consona allo spirito di coppia . Il tutto era venuto da solo con la massima naturalezza e da non sottovalutare con una completa complicità. Non avevo bene afferrato il proposito di mia moglie e sbagliando me l’ero presa; il suo intento era quello di creare una situazione anomala dove si sarebbe potuto raggiungere l’apice del piacere privi da qualsivoglia condizionamento. Non ultimo ci sarebbe stato un dopo dove ci si sarebbe confrontati raccontando per filo e per segno lo svolgersi della prestazione. Messa in questa maniera ci sembrò un tantino meglio e senza replicare accettammo . Io e Katia prendendoci la moto ci allontanammo dal camper lasciando i due amanti liberi di amoreggiare distanti da ogni pregiudizio. Per godermi appieno la bella signora decisi di andare in un alberghetto nel paese. Ci dovemmo accontentare dato che ve ne era uno solo, una sorta di motel con accesso al mare. Una volta nella stanza Katia denudandosi sempre con forte imbarazzo si diresse al bagno . Poco dopo la seguii trovandola sulla tazza del wc mentre pisciava ; vederla in un atto di intimità mi fece arrapare ancora di più allungando una mano tra le cosce mi feci irrorare dalla sua calda urina. Avevo sempre sentito parlare del pissing ma fino a quel momento non mi era mai capitato di praticarlo. Benevolo ed incuriosito dalla novità presi la femmina e dopo averla infilata sotto la doccia , la esortai a continuare schizzandomi sul corpo ; alzando una coscia come un cagnolino direzionò lo schizzo sul mio cazzo. Finito il potente flusso , la feci inginocchiare e senza esitare a mia volte le pisciai sul volto . La donna in presa dalla passione aprendo la bocca non deglutendo si sciacquò le fauci . Subito dopo ci concedemmo una corroborante doccia ove senza fretta esplorammo i nostri corpi con tenui carezze ; dopo esserci asciugati ci buttammo sul lettone pronto ad accoglierci. Messa alla pecorina mi godevo la visione dei suoi buchetti attigui non sapendo da quale iniziare. Istintivamente le poggiai la cappella tra le chiappe cercando di entrare in lei, subito fui ammonito della sua verginità anale, ma oramai era troppo tardi lentamente ma inesorabilmente ero entrato in lei dovevo solo dare la spinta finale per completare l’opera .La intesi gridare di dolore ed agitandosi come un anguilla si liberò dalla morsa che l’attanagliava. Non contento la presi per i fianchi e ripetei l’impresa , questa volte fu più docile, i muscoli rilassati mi permisero senza alcuno sforzo o attrito di sodomizzarla profondamente, mentre lei si dilettava titinnandosi la clitoride . Mi guardavo la scena dall’alto compiaciuto con me stesso; di quello che stava accadendo , pensando però che forse Roberta stava soggiacendo allo stesso trattamento con la variante che lei non era vergine di culo avendolo dato a destra e a manca. Stufo del culo, slittai velocemente in favore della fica pochi centimetri più in basso , entrai percependo il movimento delle dita della masturbazione in atto. Pure qui non stetti molto , attesi che lei fosse vicina all’orgasmo ed al momento giusto uscendo le borrai sulla faccia ; venimmo all’unisono ansimando e dimenandoci. Ora ce ne potevamo tornare al camper per vedere se i due avessero già finito oppure erano ancora in ballo. Li trovammo fuori seduti sulle sdraio. Guardavo mia moglie e morivo dalla voglia di sapere cosa fosse accaduto. Contrariamente ai patti ,mi rispose che non erano fatti miei , ma la cosa era stata molto intensa . Ancora oggi dopo diverso tempo , mi ritrovo a fantasticare arrovellandomi il cervello sull’accadutoto.

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